Mario Tessari nasce nel 1956 a Gorizia, in Friuli-Venezia Giulia.
Sviluppa una passione per le discipline artistiche già nell’adolescenza, periodo in cui attua le sue prime sperimentazioni per poi iscriversi, nel 1982, all’Accademia delle Belle Arti di Venezia. In questo periodo si appassiona a diversi artisti, come Da Vinci, Bruegel, Van Gogh e Rubens. Al tempo stesso inizia ad esplorare diversi movimenti d’avanguardia come la metafisica e l’espressionismo. Le correnti artistiche conosciute nei suoi anni di studio fanno da base per la sua arte, che negli anni successivi inizia la sua evoluzione.
Il 1984 è un anno chiave per lo sviluppo della sua tecnica artistica, i suoi dipinti non sono più l’ispirazione a uno stile passato ma diventano la reinterpretazione dello stesso tramite la personalità dell’artista.
Altro anno fondamentale nel suo sviluppo è il 2002, periodo influenzato notevolmente dagli avvenimenti storici dell’epoca come la tragedia delle Torri Gemelle. In questo periodo l’artista esplora l’aspetto più cupo della sua arte, focalizzandosi sulla natura umana e sulle sue emozioni più profonde.
Fino al 2023 porta a termine molti lavori e sviluppa diverse tematiche dal punto di vista tecnico e stilistico, tra cui la volontà di raccontare la storia dell’essere umano vista dalla sua personale prospettiva.
Parlano di Mario
“Si usa l’arte per rispecchiare l’anima” – dice e “ci fa entrare nell’universo dei suoi pensieri, per la ricchezza dei particolari a partire dalle linee pure e dalle luminosità trasparenti che manifestano tutta la sua interiorità…”.
— Paul Tomatis, 2002
La sua è una “pittura di impronte, larvale e misteriosa: volti che emergono dal caos di una natura che risente di un’antica, favolosa eco umanistica. Un’artista che colpisce per la sua originalità e profondità”.
— Paolo Rizzi, 1990
“Nelle opere di Mario Tessari scuole e tecniche pittoriche si sovrappongono e si intersecano in una ricerca che, nulla escludendo, raccoglie frutti diversi. (…) Tuttavia, un continuum può essere ritrovato nella pittura metafisica e surrealista, ove si privilegia la componente onirica e inconscia, con immagini che, formatesi nella fantasia, sfuggono a un immediato controllo”.
— Giuseppe Mariuz, 1984
“Tutto questo è Mario Tessari e qui la sorpresa “…nello scoprire quante suggestioni strane, diverse, comunque mai riconducibili al reale, abbiano le cose; e comunque quante possibilità ancora inesplorate abbia l’uomo di accostarsi alle cose per conoscerne l’identità ‘vera’…”